Miami blues - Charles Willeford

"Miami blues" di Charles Willeford edito da Feltrinelli è un noir di 130 pagine. Ecco la trama:

Dopo una giornataccia passata a lavorare su un quadruplo omicidio, il detective Hoke Moseley, cronicamente depresso, sempre squattrinato e fuori dagli schemi, finalmente si gode il meritato riposo in una piccola stanza dell’anonimo Eldorado Hotel di Miami, cullato da un bicchiere di brandy. Quando sente bussare alla porta, distratto e con la guardia abbassata, non esita ad aprire. Il giorno dopo si ritrova all’ospedale, notevolmente ammaccato e con la mandibola spappolata. Ripensa ai casi degli ultimi dieci anni e si chiede chi avrebbe voluto picchiarlo fino a fargli perdere i sensi, rubargli la pistola e il distintivo e, dettaglio ancora più inquietante, scappare con la sua dentiera. I primi indizi però non sembrano portare a una vendetta, ma verso qualcosa di imponderabile che forse collega l’episodio a una giovanissima escort, al suo fidanzato e a un bizzarro omicidio di un Hare Krishna.

Ho letto molte recensioni entusiaste su questo libro ma a me sinceramente non ha convinto molto. Sicuramente è una lettura molto scorrevole grazie alla scrittura diretta e senza fronzoli che ci presenta la situazione in modo chiaro, e di per sé la trama è carina ma niente di più per me. Non mi sono sentita presa dal racconto, come avrei voluto, e non c'è suspense o alcun fiato sospeso, tutto si svolge con linearità, come previsto. Forse è proprio questo il punto, è troppo scontato. Lo consiglio comunque  da leggere per chi vuole una lettura poco impegnativa.


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